I Fondi comuni sono molto apprezzati dagli investitori italiani

Le famiglie italiane sono più restie ad acquistare bot, btp, bond bancari e azioni e al contrario più fondi comuni, comparti di sicav, polizze vita e prodotti previdenziali. È questa l’immagine che viene fuori dal supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia che descrive dettagliatamente i flussi degli investimenti degli italiani.

Tra gennaio e marzo, le famiglie italiane hanno disinvestito dai BTP 7,8 miliardi di euro: ne possiedono ancora tanti, 193 miliardi ai quali vanno uniti circa 18,8 miliardi di CCT, ma ora prediligono starne alla larga. Così come schivano anche i bond bancari (che pure mantengono in portafoglio per 299 miliardi): nel primo trimestre i deflussi da questa asset class, cioè la differenza tra i capitali in ingresso e quelli in uscita per richieste di riscatto, sono stati pari a 16,8 miliardi. In rosso pure il bilancio dei flussi di investimento verso le azioni italiane (-7 miliardi).

Fondi comuni: EstCapital investe su Venezia

Gli italiani preferiscono maggiormente i fondi comuni e i settori di sicav estere che hanno attirato sottoscrizioni nette trimestrali per 16,5 miliardi: a fine marzo, l’ammontare di questa componente in portafoglio ai risparmiatori italiani era pari  a 327 miliardi. Al secondo posto come preferenza, si collocano le polizze vita e i prodotti previdenziali che, unitamente, hanno incassato flussi di investimento per 12 miliardi. Il risultato finale che viene posto in evidenza è abbastanza indicativo di come la cosiddetta repressione finanziaria, cioè i tassi di interesse forzatamente mantenuti a zero o al minimo storico grazie alla volontà delle banche centrali più importanti, stia cambiando in maniera totale i metodi di investimento degli italiani.

Investire in titoli di Stato italiani 2013

Nel corso del 2013 le emissioni di titoli di Stato italiani saranno pari a crica 410 miliardi di euro. Un passo indietro piuttosto corporoso rispetto a quanto precedentemente riscontrato nelle analisi 2012, anno che dovrebbe chiudersi con emissioni pari a 470 miliardi di euro. Ad affermarlo è stata Maria Cannata, responsabile del Tesoro per la gestione del debito, in occasione del recente convegno Euromoney. Vediamo allora quali sono state le principali considerazioni effettuate dalla dirigente poche ore fa.

Come funzionano le obbligazioni senza cedola

Le obbligazioni senza cedola, o zero coupon bond, sono titoli di stato da sempre considerati come uno strumento finanziario con rischio prossimo allo zero, utili per parcheggiare la liquidità in qualsiasi fase dei mercati spuntando un rendimento modesto. La recente crisi dei debiti sovrani ha messo in dubbio anche la solidità di questi strumenti, visto che spesso i prezzi dei bond senza cedola hanno subito brusche oscillazioni nei periodi di maggiori turbolenze dei mercati. Il tratto distintivo di questa tipologia di bond è l’assenza di distribuzione di cedole periodiche.

Asta BOT, CTZ e BTP€i di Marzo 2012

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto le prossime aste di questa settimana diffondendo i dettagli dei titoli di Stato proposti in due comunicati stampa. Il primo, relativo all’asta del 27 marzo prossimo con regolamento al 30 marzo, definisce le emissioni di CTZ e BTP€i previste; il primo titolo del debito pubblico è un Certificato del Credito del Tesoro “Zero Coupon” (CTZ) con decorrenza 31 gennaio 2012 e scadenza al 31 gennaio 2014, identificato con l’ISIN IT0004793045. L’importo dei CTZ in offerta è compreso tra 2 e 3 miliardi di euro.

Nel comunicato 38 del MEF vengono inoltre resi pubblici i dettagli sui BTP€i, i Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’area Euro; il primo dei due prestiti in emissione ha decorrenza 15 marzo 2010 e scadenza al 15 settembre 2021. Il tasso di interesse reale annuale è del 2.10% pagato semestralmente e l’ISIN è IT0004604671. Il secondo BTP€i in emissione  ha invece decorrenza il 15 settembre 2008 e scadenza il 15 settembre 2019. Il tasso di interesse reale annuo è pari al 2.35% e l’ISIN di riferimento è IT0004380546.

Titoli di Stato: nuove aste di Btp, CCTeu e BTP€i di Ottobre 2011

Insieme ai comunicati per l’emissione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze dei Bot e dei CTZ di fine Ottobre 2011, sono stati diffusi anche i dettagli per le aste di Btp e CCTeu del 28 Ottobre 2011 e dei BTP€i del 27 Ottobre 2011.

Andiamo subito a vedere i dettagli di questi ultimi: si tratta dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Inflazione dell’Area Euro con scadenza decennale (il 15 Settembre 2021) e tasso di interesse reale al 2.10% annuo pagabile semestralmente. L’ammontare dell’emissione sarà da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 750 milioni di Euro ed i  BTP€i saranno riconoscibili sul mercato con l’ISIN IT0004604671.

Per quanto riguarda invece l’asta del giorno successivo (il 28 Ottobre) si tratta di Buoni del Tesoro Poliennali con decorrenza 1 Luglio 2011 e scadenza 1 Luglio 2014, con tasso di interesse al 4.25% annuo ed ISIN IT0004750409.

Titoli di Stato: Btp e CCTeu in asta il 29 Settembre

Nuova asta di medio lungo termine del Ministero dell’Economia e delle Finanze; la seconda asta di questa categoria per il mese di Settembre è stata annunciata dal Tesoro con i soliti 2 comunicati stampa, diffusi rispettivamente il 22 ed il 26 Settembre e di cui riportiamo tutti i dettagli di seguito.

L’emissione di Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi (CCTeu) con decorrenza il 15 Giugno 2010 e scadenza 15 Dicembre 2015 è identificata con l’ISIN IT0004620305 e nello specifico il tasso di interesse semestrale lordo è il dasso Euribor maggiorato dello 0.80%. L’ammontare dell’emissione è compreso tra 500 milioni e 1000 milioni di euro. La cedola semestrale in corso con scadenza 15 dicembre 2011 è all’1.291%.

Nell’asta del 29 Settembre ci saranno i Buoni del tesoro Poliennali con decorrenza 1° luglio 2011 e scadenza 1° luglio 2014 e tasso di interesse annuo lordo al 4.25%. L’ISIN per riconoscerli è IT0004750409 e l’ammontare nominale dell’emissione va’ da un minimo di 2500 milioni ad un massimo di 3500 milioni di euro.

I BTP con scadenza 1° marzo 2022 e decorrenza 1° settembre 2011 hanno invece un tasso di interesse annuo lordo del 5% ed ISIN IT0004759673 e l’emissione sarà compresa da un minimo di 1500 milioni ad un massimo di 2500 milioni di euro di valore nominale.

Il MEF comunica i dettagli per l’asta di buyback sui titoli di Stato

Con un comunicato stampa del 2 Settembre 2011 il Ministero dell’Economia e delle Finanze indice per il 7 Settembre dell’anno corrente un’operazione di riacquisto titoli sul mercato tramite asta competitiva. L’operazione avrà luogo presso la Banca d’Italia e nel comunicato si parla di un ammontare di 1400 milioni di euro di valore nominale per quanto riguarda i titoli di Stato.
L’asta è riservata agli operatori specialisti, che potranno presentare fino a 3 domande per ognuno dei titoli proposti, da comunicare appunto a Banca d’Italia tramite la Rete Nazionale Interbancaria:

  • BTP €i 15 settembre 2023, cedola reale 2.60%, codice ISIN IT0004243512;
  • CCT 1° Luglio 2016, codice ISIN IT0004518715;
  • BTP 15 aprile 2012, cedola al 4%, codice ISIN IT0004220627.

Le modalità tecniche per l’asta sono le stesse dell’acquisto di titoli di stato. Le offerte dovranno contenere l’indicazione del capitale nominale dei titoli in cessione ed il relativo prezzo richiesto.

Titoli di Stato: 2° comunicazione dell’asta di Btp e CCTeu del 30 Agosto 2011

In un comunicato stampa diffuso qualche minuto fa’, il Ministero delle Finanze e dell’Economia integra quanto si è appreso dalla prima comunicazione diffusa il 23 Agosto scorso, specificando il mancante codice ISIN e sopratutto il range di ammontare delle emissioni. Nel dettaglio, ricapitoliamo i prodotti offerti in asta al 30 Agosto 2011:

I Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi (CCTeu), con data di scadenza prevista il 15 Aprile 2018 e codice ISIN IT0004716319 verranno emessi per un ammontare nominale compreso tra 500 milioni di Euro e 1000 milioni di Euro.

I Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza il 1° Luglio 2014 e ISIN IT0004750409 e tasso di interesse al4.25% avranno invece un ammontare nominale compreso tra un minimo di 2500 milioni di Euro ad un massimo di 3250 milioni di Euro.

Come investire i soldi in CCT

Investire in titoli pubblici, indicizzati, quindi a tasso variabile ed in particolare con il rendimento collegato e correlato all’andamento dei rendimenti delle aste dei Bot, i Buoni Ordinari del Tesoro. Stiamo chiaramente parlando dei CCT, i Certificati di Credito del Tesoro che individuano una forma di investimento a medio ed a lungo termine in titoli di Stato italiani. Sono due le strade per poter investire in CCT: acquistarli in asta, prenotandoli presso gli intermediari, banche, Poste Italiane e/o Società di Intermediazione Mobiliare (SIM), in base ad un apposito calendario periodicamente comunicato dal MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Oppure acquistarli direttamente sul mercato, quindi dopo che i CCT stessi sono stati collocati; in questo caso il mercato di riferimento per il risparmiatore/investitore è il MOT, il Mercato Obbligazionario Telematico organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

Titoli di Stato: le emissioni del terzo trimestre 2011

Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha provveduto a rilasciare il calendario dei collocamenti di titoli di Stato attesi per il terzo trimestre del 2011; in particolare, sono stati comunicati i collocamenti dei Btp, Ccteu e Ctz, sia per le nuove emissioni, sia per le nuove tranche di titoli di Stato già in precedenza collocati sul mercato. Ebbene, il Tesoro ha in programma di collocare il nuovo Ctz con decorrenza 30/09/2011, e scadenza il 30/09/2013, per un importo minimo dell’intera emissione pari a ben nove miliardi di euro. Poi c’è il BTP con decorrenza 01/07/2011, scadenza 01/07/2014, ed ammontare minimo dell’intera emissione per 9 miliardi di euro; il BTP con decorrenza 01/09/2011, scadenza 01/03/2022, ed ammontare minimo dell’intera emissione pari a 12 miliardi di euro; ed ancora il BTP con decorrenza 15/09/2011, scadenza 15/09/2016, ed ammontare minimo dell’intera emissione per 10 miliardi di euro.

Btp e CCTeu: asta 28 giugno 2011

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha disposto per la giornata di martedì prossimo, 28 giugno del 2011, un’emissione di titoli di Stato, con data di regolamento fissata per l’1 luglio del 2011. Trattasi, nello specifico, in quinta tranche, dell’offerta di CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso euribor con scadenza a sei mesi, con decorrenza il 15 aprile 2011, scadenza il 15 aprile 2018, e codice ISIN IT0004716319; i titoli offrono un interesse lordo pari all’euribor a sei mesi maggiorato di uno spread che è pari all’1%. La prossima cedola che il titolo pagherà, il 15 ottobre 2011, è già stata fissata ed è pari all’1,335%, corrispondente ad un tasso annuo lordo del 2,626%.

Btp e CCTeu: asta 30 maggio 2011

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha disposto per la giornata di lunedì prossimo, 30 maggio 2011, un’emissione di titoli di Stato, con data di regolamento fissata per l’1 giugno del 2011. Trattasi, nello specifico, in terza tranche, dell’offerta di CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso euribor con scadenza a sei mesi, con decorrenza il 15 aprile 2011, scadenza il 15 aprile 2018, e codice ISIN IT0004716319; i titoli offrono un interesse lordo pari all’euribor a sei mesi maggiorato di uno spread che è pari all’1%. La prossima cedola che il titolo pagherà, il 15 ottobre 2011, è già stata fissata ed è pari all’1,335%, corrispondere ad un tasso annuo lordo del 2,626%.

Btp e CCTeu: asta 28 aprile 2011

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha disposto per la giornata di giovedì prossimo, 28 aprile 2011, un’emissione di titoli di Stato, con data di regolamento fissata per la data di lunedì 2 maggio del 2011. Trattasi, nello specifico, in prima tranche, dell’offerta di CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor con scadenza a sei mesi, con decorrenza il 15 aprile 2011, scadenza il 15 aprile 2018, e con codice ISIN che chiaramente è da attribuire; i titoli, a tasso variabile, offrono un interesse lordo pari all’euribor a sei mesi maggiorato di uno spread che è pari all’1%. Per quel che riguarda invece i Buoni del Tesoro Poliennali, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) nella stessa data, e con stessa data di regolamento, in terza tranche, collocherà il Btp con decorrenza 1º aprile 2011, scadenza 1º aprile 2014, codice ISIN IT0004707995, e tasso annuo lordo facciale al 3%.

Come investire i soldi in CCTeu

Sono titoli pubblici italiani, a tasso variabile, con indicizzazione all’euribor, e staccano la cedola ogni sei mesi, quindi due volte l’anno. Stiamo parlando dei CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso euribor; sono titoli di Stato acquistabili in asta, in base al programma di emissioni del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, oppure acquistabili, ma anche vendibili, post-emissione, sul MOT, il Mercato Obbligazionario Telematico organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. I CCTeu sono stati introdotti di recente dal Tesoro in sostituzione ai CCT, i Certificati di Credito del Tesoro che, invece, risultano essere indicizzati, per quel che riguarda i rendimenti, all’andamento dei tassi offerti dai Bot, i Buoni ordinari del Tesoro. L’investimento nei CCTeu, al pari di Bot, Cct, Btp e Ctz, gode della garanzia massima, quella dello Stato italiano.