Tassi Bot annuali tornano sotto l’1% ad aprile 2013

botIl Tesoro italiano ha venduto questa mattina Bot a 3 e 12 mesi per un controvalore pari a 11 miliardi di euro. Sono tornati sulla scena anche i Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza trimestrale, che non venivano più collocati dallo scorso ottobre 2012 in quanto la strategia del Ministero dell’Economia e delle Finanze è quella di aumentare la vita media del debito, attraverso una riduzione dello stock di Bot in circolazione e l’aumento dei Btp a più lunga scadenza. Stamattina i tassi sui Bot annuali sono tornati sotto l’1%.

Previsioni rendimento Bot nel 2013

A fine novembre 2011, nel bel mezzo della crisi dei debiti sovrani in Europa e con lo spread Btp-Bund che volò fino al record storico di 575 punti base, il rendimento dei Bot a 12 mesi era di poco superiore al 6%, quello dei Bot a 6 mesi superiore al 5%, mentre i Bot a 3 mesi rendevano quasi il 4%. Si tratta di valori clamorosi, solitamente riscontrabili nei bond governativi di paesi in odore di default. L’Italia allora veniva percepita come rischiosa, a causa del debito pubblico monstre che oggi tra l’altro supera i 2.000 miliardi di euro.

Investire in titoli di Stato italiani 2013

Nel corso del 2013 le emissioni di titoli di Stato italiani saranno pari a crica 410 miliardi di euro. Un passo indietro piuttosto corporoso rispetto a quanto precedentemente riscontrato nelle analisi 2012, anno che dovrebbe chiudersi con emissioni pari a 470 miliardi di euro. Ad affermarlo è stata Maria Cannata, responsabile del Tesoro per la gestione del debito, in occasione del recente convegno Euromoney. Vediamo allora quali sono state le principali considerazioni effettuate dalla dirigente poche ore fa.

Quali Btp comprare per battere l’inflazione nel lungo periodo

Se ci si vuole tenere lontani dai Btp Inflation Linked, ovvero i titoli di stato italiani indicizzati all’inflazione, che potrebbero presentare qualche problema legato alla volatilità e alla liquidità, battere l’inflazione nel lungo termine con i tradizionali Btp può essere possibile a patto di assumersi un maggiore rischio tassi. Infatti, l’ombrello per proteggersi dallo spauracchio dell’inflazione può essere aperto tranquillamente guardando avanti nel tempo. Oggi il tema della difesa dei risparmi dall’erosione del potere d’acquisto, a causa dell’incremento generalizzato dei prezzi, è senza dubbio molto sentito dai risparmiatori.

Italia aumenta emissione di BOT nel 2012

Il sold-out dei BOT non fa più notizia. Anche ieri il collocamento di BOT a 3 e 12 mesi è andato buon fine, sostenuto da una solida domanda degli investitori sempre più attratti dalla scadenza a breve e brevissimo periodo grazie ai buoni tassi offerti dai paesi periferici europei rispetto ai paesi “core”. Basta pensare che l’Italia ieri ha dovuto sopportare un aumento del costo di finanziamento del debito che ha portato il rendimento del BOT a 12 mesi quasi al 2%, mentre la Germania ha emesso titoli a 5 anni pagando appena mezzo punto percentuale di interessi!

Anima Sgr punta su Bot e Btp

In una recente intervista rilasciata al canale finanziario Class Cnbc, la tv di Class Editori, il direttore generale di Anima Sgr, Armando Calcaterra, ha svelato alcune strategie di investimento della società di gestione del risparmio milanese a seguito delle recenti mosse di politica monetaria delle principali banche mondiali. Calcaterra suggerisce di puntare sull’Europa, ma più in particolare sugli asset denominati in euro in modo tale da controllare più facilmente anche il rischio valutario. Il dg di Anima punta forte sui titoli di stato italiani.

Come investire la liquidità nei prossimi 12 mesi

La stabilità ha un costo in termini di rendimento. Il piano di salvataggio orchestrato dalla Bce ha riportato la giusta dose di serenità sui mercati finanziari, che per ora hanno allontanato lo spettro di una disintegrazione dell’euro. Draghi ha varato il suo nuovo piano anti-spread e in questo modo ha creato i presupposti per la formazione di un contesto di forte appetito verso la maggior parte degli asset finanziari più rischiosi, dalle azioni ai bond. I risparmiatori interessati al reddito fisso (fixed income) devono ora fare nuove scelte di portafoglio per spuntare rendimenti interessanti.

Quali bond inserire in portafoglio a settembre 2012

Il rally dei mercati di agosto ha portato maggiore entusiasmo tra gli investitori, depressi e disorientati dopo mesi trascorsi tra elevata volatilità e grande incertezza sul futuro dell’euro. Da quando sul finire di luglio Mario Draghi ha rassicurato i mercati, dichiarando di essere pronto a tutto per salvare l’euro, è avvenuto un poderoso rally di borse, bond e materie prime. Il clima di risk on ha migliorato sensibilmente la situazione sul mercato dei bond, ma restano ancora evidenti distorsioni nel rapporto rischio/rendimento di molti titoli.

Come funzionano le obbligazioni senza cedola

Le obbligazioni senza cedola, o zero coupon bond, sono titoli di stato da sempre considerati come uno strumento finanziario con rischio prossimo allo zero, utili per parcheggiare la liquidità in qualsiasi fase dei mercati spuntando un rendimento modesto. La recente crisi dei debiti sovrani ha messo in dubbio anche la solidità di questi strumenti, visto che spesso i prezzi dei bond senza cedola hanno subito brusche oscillazioni nei periodi di maggiori turbolenze dei mercati. Il tratto distintivo di questa tipologia di bond è l’assenza di distribuzione di cedole periodiche.

Come gestire il portafoglio di bond italiani a settembre 2012

Ad agosto, un po’ a sorpresa, gli speculatori hanno posato l’ascia di guerra concedendo una tregua ai tormentati mercati finanziari, afflitti dai soliti problemi legati alla stabilità dell’euro, ai debiti sovrani e alla crisi economica. Il rimbalzo è stato importante e ha coinvolto le più svariate categorie di asset finanziari, in particolare quelli con un grado di rischio maggiore come le azioni e le commodity. Tuttavia, hanno rialzato la testa anche i bond, sia quelli societari sia i governativi della periferia europea.

Titoli di stato annuali in emissione il 13 agosto 2012

Il comunicato stampa n° 113 dell’8 agosto 2012 informa gli investitori che il ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto per il 13 agosto l’emissione di 8 miliardi di euro di titoli di Stato con scadenza annuale. I Buoni Ordinari del Tesoro avranno una durata complessiva di 364 giorni; il regolamento è previsto al 15 di agosto, giorno in cui verranno a scadere BOT per 10.150 milioni di euro (di cui 7.150 milioni annuali e 3000 milioni trimestrali. 

Investire in bond italiani in tempo di crisi

La crisi dei debiti sovrani continua a imperversare pericolosamente nella periferia europea (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia) e ben presto potrebbe interessare nuovamente anche alcuni paesi finora risparmiati dalla speculazione, ma potenzialmente a rischio per l’elevato debito (Belgio e Irlanda). Il focus ora è spostato tutto su Spagna e Italia. Madrid rischia il default e alla fine il paese iberico dovrebbe essere salvato dall’Europa. Tuttavia, il contagio sta colpendo pesantemente l’Italia, che negli ultimi giorni ha visto crollare la borsa e le quotazioni dei titoli di stato.

Fondo salva-stati Efsf emette bond con rendimenti negativi

Il fondo salva-stati europeo (Efsf), ovvero European Financial Stability Facility, ha emesso per la prima volta da quando è in vigore dei bond con un tasso negativo per i bills a 6 mesi, del tipo zero coupon per cui sono da considerare come l’equivalente dei Bot. Lo ha reso noto la Bundesbank, cioè la Banca Centrale tedesca, che si occcupa della gestione di questo tipo di operazioni. Il fondo salva-stati ha collocato 1,488 miliardi di euro di titoli a 6 mesi a un prezzo di 100,00595 che equivale a un rendimento di -0,0113%.

Quali bond tenere in portafoglio per l’estate 2012

I mercati finanziari sono sempre più iperattivi, o se vogliamo definirli in gergo tecnico “volatili”. Ciò comporta continuamente delle scelte importanti, spesso addirittura arrivando a ridisegnare con una certa frequenza sia la composizione che la geografia del proprio portfolio. Poi, quando l’attenzione si sposta dai monitor e dai grafici alle spiagge e al mare, è necessario valutare ancora meglio i propri investimenti visto che sarà più difficile seguire con la dovuta concentrazione l’andamento dei mercati.