BTp: preoccupazione per i rendimenti

Anche se i rendimenti dei Btp sono aumentati notevolmente, gli analisti sono preoccupati per il lungo periodo, ed è probabile che sia più conveniente iniziare a disfarsi dei titoli sul mercato secondario, piuttosto che arrivare a scadenza. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha aperto a settimana a 196 punti per i decennali, con il rendimento al 2,30%, ma quelli a 50 anni hanno avuto una diminuzione del 20% e sicuramente non recupereranno. La tendenza è quella del calo, associata alla bassa inflazione, e forse si potrebbe anche arrivare alla parità. I ventennali hanno perso il 18,6% e quelli a 10 anni quasi il 10%. La sensazione è che gli investitori vedranno i loro rendimenti sempre più assottigliarsi, anche perché la BCE non potrà acquistare ancora a lungo i titoli sul mercato, in questo modo “drogandolo” per immettere liquidità. Dopo che la banca centrale avrà interrotto i suoi acquisti, i titoli inizieranno ad adeguarsi all’inflazione, che sembra proprio non decollare nell’eurozona. Le variabili sono comunque molte. Bisognerà infatti vedere come si comporterà il cambio tra euro e dollaro, che potrebbe subire importanti oscillazioni nel caso le presidenziali francesi dovessero eleggere la Le Pen all’Eliseo, mentre meno probabile sembra una caduta della Merkel a favore degli Euroscettici. Poi il petrolio, oggi stabile, ma sempre in grado di modificare le condizioni dei mercati.

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