Bper: CdA, via libera a piano rafforzamento patrimoniale

Un progetto di rafforzamento patrimoniale a livello di Gruppo. Questo è quanto ha approvato il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Bper, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, a fronte di un progetto di rafforzamento patrimoniale che, in particolare, risulta essere strutturato in complessive tre linee d’azione. La prima, nello specifico, prevede la possibilità di promuovere in via volontaria delle offerte pubbliche di scambio sugli Istituti di credito appartenenti al Gruppo Bper fatta salva l’esclusione del Banco di Sardegna. La seconda linea d’azione, sempre con l’obiettivo del rafforzamento patrimoniale a livello di Gruppo, è quella che prevede il riscatto in via anticipata, totale oppure parziale, sempre da parte del Gruppo Bper, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, del prestito obbligazionario denominato “BPER 4% 2010-2015 subordinato convertibile con facoltà di rimborso in azioni” che è stato emesso il 5 marzo dello scorso anno.

La terza linea d’azione consiste invece nella richiesta di delega, a fronte del probabile rimborso dell’emissione denominata “Prestito obbligazionario convertibile subordinato Banca popolare dell’Emilia Romagna 3,70%, 2006- 2012“, la cui scadenza è fissata al 31 dicembre del 2012, per andare ad emettere, per un controvalore pari a 250 milioni di euro, un nuovo prestito obbligazionario convertibile.

Il Gruppo Bper, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, con una nota ha spiegato anche quali siano gli obiettivi di questo rafforzamento patrimoniale. Nel dettaglio, il Gruppo Bper punta a rispettare in anticipo i nuovi criteri di Basilea III a fronte di un impatto molto contenuto sull’utile per azione futuro visto che il progetto sarà portato avanti senza andare a chiedere agli azionisti ulteriori risorse finanziarie. Inoltre, le linee d’azione del piano garantiranno al Gruppo Bper, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, una razionalizzazione operativa a fronte anche di una semplificazione governance visto che si ridurranno le minoranze negli Istituti di credito controllati. Per l’esecuzione delle azioni sopra descritte serviranno i via libera da parte delle Autorità competenti, compresa anche la Banca d’Italia.

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