Bot, tassi in terreno negativo durante asta

I mercati europei stanno attraversando l’ennesima giornata all’insegna della debolezza. Intanto il petrolio non riesce a confermare il recupero che sembrava innescato dal primo calo delle scorte americane in oltre due mesi.

In Asia gli investitori hanno ancora fatto prevalere gli ordini di vendita, con il rialzo dello yen che penalizza i titoli delle aziende esportatrici. La volatilità la fa da padrona, insomma, mentre è partito il conto alla rovescia per arrivare al prossimo mercoledì, quando con ogni probabilità la Federal reserve annuncerà il rialzo dei tassi, che manca dal lontano 2006.

Milano si indebolisce al -0,5% nel pomeriggio, mentre Londra arretra dello 0,55%, Parigi dello 0,2% e Francoforte dello 0,1%. Wall Street apre poco mossa. Il mercato si sta posizionando con cautela in attesa delle mosse della Fed di mercoledì prossimo. Il Dow Jones scende in calo ello 0,10% a 17.480 punti, lo S&P sale dello 0,05% a 5.021 punti e il Nasdaq scende dello 0,11% 2.047 punti. Gli investitori americani incassano richieste di sussidio di disoccupazione sopra le attese: hanno registrato un incremento di 13mila unità attestandosi a 282mila, livello più elevato dall’inizio di luglio. Gli analisti si aspettavano una lettura a 268mila. I prezzi dei prodotti importati sono rimasti in territorio negativo per il quinto mese consecutivo: sono diminuiti dello 0,4% rispetto a -0,3% del mese precedente (cifra rivista al rialzo). Lo spread tra Btp e Bund si muove in lieve calo, poco sopra 95 punti base, con il rendimento dei decennali italiani all’1,55%. Il Tesoro ha collocato Bot annuali per 5,5 miliardi, con una buona domanda che ha consentito di confermare i tassi in terreno negativo al -0,003%. L’euro si stabilizza a 1,094 sul dollaro.

 

Lascia un commento