Barclays e il suo nuovo bond: negoziazione a corso secco

Con le ventiquattr’ore di oggi sono già due i giorni di negoziazione del nuovo prodotto obbligazionario di Barclays, l’istituto di credito britannico che vanta moltissime filiali in Italia: per la precisione si tratta del bond Barclays Bank PLC “Eur 7 Years Fixed Floater Notes”, la cui denominazione fa subito intendere alcune delle caratteristiche peculiari che potrebbero interessare e riguardare più da vicino gli investitori. La piazza finanziaria di riferimento in questo caso è rappresentata dal Mercato Obbligazionario Telematico (meglio noto con la sigla Mot) ed è prevista anzitutto una negoziazione a corso secco; con quest’ultimo termine si intende il prezzo con cui si negozia un determinato titolo, senza fare riferimento al valore dei diritti accessori (il rateo di interesse nel caso delle obbligazioni).


Il codice Isin, invece, è IT0006715483. Si tratta di strumenti finanziari piuttosto interessanti, visto che consentiranno di porre in essere degli interessi lordi per ogni anno relativo all’emissione e che potranno essere pagati in una fase successiva, così com’è espressamente previsto dalle condizioni definitive del prestito obbligazionario. Il primo godimento della cedola di questo bond risale ormai a due mesi fa, più precisamente allo scorso 20 giugno; la scadenza da segnare sul calendario è quella del 30 giugno del 2017 (già la denominazione del prodotto suggerisce una durata settennale dello stesso), giorno nel quale verrà effettuato il rimborso alla pari in un’unica soluzione. Inoltre, ci sono altri fattori da tenere bene a mente.

Ad esempio, l’importo minimo che è relativo a questa negoziazione è pari a mille euro, a fronte di un valore nominale che, nel complesso dell’offerta di obbligazioni in questione (ci si riferisce ovviamente a quelle che sono in circolazione) arriva fino a quota 305.956.000 euro. C’è infine da dire che i bond di Barclays sono stati immessi nel sistema di gestione e amministrazione accentrata presso Monte Titoli spa, oltre ad essere assoggettati alla disciplina di dematerializzazione.

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