Seat Pagine Gialle: obiettivi e strategie per i prossimi mesi

azioni_seat_pagine_gialleEntro la fine del prossimo mese di gennaio 2010, Seat Pagine Gialle prevede di rendere noto alla comunità finanziaria l’esito relativo a dei colloqui che sono stati avviati con l’istituto di credito estero Royal Bank of Scotland per mettere a punto delle operazioni di emissioni di debito al fine di allungare la scadenza media del proprio indebitamento. Contestualmente, a causa delle condizioni macroeconomiche, che nel frattempo sono peggiorate, Seat Pagine Gialle ha altresì annunciato una revisione al ribasso delle aspettative e degli obiettivi attesi per l’anno 2010 e per il 2011. Quindi, non potranno essere più rispettati i target tracciati nel Piano Industriale 2009-2011 che l’azienda aveva messo a punto nel febbraio 2009; al termine dei colloqui e del relativo esito sul rifinanziamento parziale del proprio debito con Royal Bank of Scotland, Seat Pagine Gialle informa che provvederà poi alla presentazione delle previsioni relative al prossimo anno.

Per quanto riguarda le strategie future di business e di espansione sul mercato, unitamente alle azioni finalizzate alla loro implementazione, Seat Pagine Gialle ha confermato di voler proseguire col mantenimento dei margini attraverso la riduzione dei costi, ed a generare cassa nel medio periodo sfruttando anche l’introduzione sul mercato di nuovi prodotti.

La società, al riguardo, confida nel fatto che, nel momento in cui le condizioni di mercato saranno tali da consentirlo, la semplificazione dei processi e la riprogettazione dell’organizzazione che porta dal passaggio dal vecchio “business cartaceo” al multimediale, sarà in grado di rispondere alle nuove e mutate esigenze dei propri inserzionisti. In Borsa, intanto, le azioni ordinarie Seat Pagine Gialle, codice ISIN IT0004458094, risentono comunque dell’attuale scenario difficile in cui attualmente, aspettando anche la ripresa dell’economia e degli investimenti pubblicitari, la società sta operando; i titoli sono infatti attualmente scambiati appena sopra i 0,16 euro per azione, e non lontani dal minimo annuale di 0,125 euro toccato il 10 marzo del 2009.

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