Autostrade Meridionali: CdA propone dividendo a 0,80 euro

dividendo-autostrade-meridionaliIl Consiglio di Amministrazione di Autostrade Meridionali S.p.A., riunitosi in data odierna per l’approvazione del progetto di Bilancio annuale, e per la conseguente convocazione dell’Assemblea degli azionisti, ha deliberato per proporre la destinazione dell’utile di esercizio, pari a 12,58 milioni di euro, alla distribuzione di un dividendo invariato rispetto a quello pagato a valere sull’esercizio 2008, e pari a 0,80 euro per azione. A seguito dell’approvazione della proposta da parte dell’Assemblea, la data di stacco della cedola è fissata per il 12 aprile con pagamento in data 15 aprile 2010. Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, Autostrade Meridionali, nonostante il quadro macroeconomico incerto, stima di conseguire dati in linea con quelli dell’esercizio precedente; inoltre, in linea con quanto previsto dalla Convenzione Unica, ed in accordo con gli impegni che sono stati assunti con l’Ente concedente, Autostrade Meridionali poterà avanti anche per il 2010 l’importante piano di investimenti.

Per quanto riguarda i principali indicatori di bilancio 2009, il giro d’affari è cresciuto del 18% a 83,48 milioni di euro, e del 3,1% su base omogenea; questo a fronte di un aumento dei ricavi da pedaggio, sempre su base omogenea, del 3,8% frutto da un lato degli effetti combinai degli aumenti tariffari, e dall’altro dalla riduzione registrata nel 2009 dai transiti. Nel dettaglio, i transiti nel 2009 sono scesi dello 0,34% rispetto al 2008 con un calo frazionale dello 0,08% per i veicoli leggeri e del 3% per quel che riguarda i veicoli pesanti.

Per quanto riguarda le voci di costo, Autostrade Meridionali ha riportato nel periodo un calo dei costi per  le materie prime ed i servizi esterni, ma a diminuire sono state anche le prestazioni professionali. Dal fronte occupazionale, invece, il costo del lavoro è cresciuto del 6,44% per effetto, in accordo con quanto precisa la società con una nota, dei maggiori oneri derivanti dal rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale, ma anche degli incentivi all’esodo, incentivi pluriennali, prestazioni straordinarie ed attualizzazione del trattamento di fine rapporto.

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