Alitalia emetterà obbligazioni

Non c’è fine alla vicenda Alitalia, dopo il No dei lavoratori al referendum, che ha rimesso tutte le carte in tavola. Si cercano nuove soluzioni, ed una delle ultime idee, sembra quella di emettere dei bonds convertibili, grazie alla garanzia statale e al prestito ponte che il governo sta approntando per non far fallire la compagnia. Alitalia entrerà comunque in amministrazione straordinaria, per almeno sei mesi, periodo nel quale dovrà cercare di non annegare definitivamente, o trovare soluzioni per rilanciarsi. Tra le ipotesi, uno spezzatino delle attività da vendere, mentre Lufthansa ha fatto sapere di non essere interessata ad un’acquisizione, e il governo di non voler nazionalizzare l’azienda. Il bond convertibile consentirebbe di reperire liquidità indispensabile, ma non saranno in molti a fidarsi della gestione, e quindi ad investire. Nonostante la privatizzazione, e i numerosi ottimi assets a disposizione infatti, la dirigenza è riuscita ad affossare Alitalia, e anche l’ultimo bond emesso, nel 2010, con cedola al 7,5%, fu coinvolto nel disastro, bruciando molti risparmi. Dopo anni si vorrebbe tentare la stessa strada, ma nessuno può dire, tanto meno noi, se questo bond potrebbe essere un buon investimento o no, visto l’andazzo, tutto italiano, con cui viene curata la compagnia. Divisi tra patriottismo e difesa del risparmio, la scelta sarà dura, ma i trascorsi non giovano affatto alla reputazione dei bond di Alitalia, anche se stavolta ci dovrebbe essere la garanzia dello Stato.

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